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10 Giugno 2025Recentemente, l’INPS ha avviato le procedure per il recupero delle indennità una tantum di 200€ (previste dal DL 50/2022) e 150€ (previste dal DL 144/2022) che sono state erogate ma risultano indebite a seguito di verifiche reddituali.
Se hai ricevuto una comunicazione in merito, ecco cosa devi sapere.
1. Quando l’Indennità Deve Essere Restituita?
Le indennità sono considerate indebite se, dopo i controlli, è emerso che il beneficiario non aveva i requisiti economici per riceverle. L’INPS ha già avviato il recupero tramite due tipologie di procedure:
- “In corso di recupero su pensione”
- “Da verificare”
2. Come Avviene il Recupero?
A. Recupero Automatico sulla Pensione (Stato: “In corso di recupero su pensione”)
Se l’indennità era stata pagata insieme a una pensione, prestazione di accompagnamento o assistenziale ancora attiva, l’INPS applicherà una trattenuta mensile di 50€ direttamente sul rateo pensionistico.
- Importante: La trattenuta rispetta il limite del quinto dell’importo della pensione.
- Comunicazione: L’INPS ha inviato una notifica (RC5/S) per informare il pensionato dell’avvio del recupero.
B. Casi da Verificare (Stato: “Da verificare”)
Alcune situazioni richiedono un controllo aggiuntivo, come:
- Pagamento su pensione pubblica (gestione statale, non INPS) → Il recupero inizierà da agosto 2025 con trattenuta di 50€/mese.
- Decesso del beneficiario → Sarà verificata la possibilità di compensazione con eventuali crediti.
- Pensione cessata o importo zero → Si valuterà il recupero su altre prestazioni attive.
3. Priorità nel Recupero
Se un soggetto deve restituire sia i 200€ che i 150€, l’INPS recupererà prima i 200€ e solo dopo i 150€.
4. Cosa Fare Se Ricevi una Comunicazione?
- Verifica lo stato della pratica nell’area riservata INPS (“Home → Liste → Debiti da verificare”).
- Se il recupero è già partito, vedrai lo stato “In corso di recupero su pensione”.
- Se invece è in stato “Da verificare”, attendi ulteriori comunicazioni o contatta l’INPS per chiarimenti.